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BRASILE: CONGIUNTURA ECONOMICA GENERALE 2010

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Por:   •  8/4/2014  •  2.385 Palavras (10 Páginas)  •  275 Visualizações

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Il Brasile ha raggiunto la leadership della regione latinoamericana e punta già da qualche anno ad avere sempre più peso nel contesto internazionale e globale. Tra gestione delle enormi risorse del territorio, in primis le risorse energetiche, accordi di partenariato commerciali con paesi di tutte la aree del mondo e la diplomazia del presidente Lula per ottenere maggior rappresentanza all'interno del Fondo Monetario Internazionale e delle Nazioni Unite, il paese si appresta a diventare a tutti gli effetti un attore geopolitico rilevante ed un gigante economico ed energetico di primo piano.

Tra tutti i paesi del mondo colpiti dalla Crisi Mondiale nel 2º semestre del 2008, il Brasile è tra quelli che ha mostrato un maggior disinpegno, a causa della solidità del suo sistema bancario, ad una rigida disciplina fiscale, e alla bassa vulnerabilita' a fattori esterni, l´insieme di questi fattori dovrà garantire un'espansione sostenibile per i prossimi anni al Paese.

Una forte iniezione di manovre nel mercato, tramite Banche Pubbliche ed attraverso la riduzione delle imposte di consumo, hanno contribuito affinché il mercato interno continuasse a consumare, movimentando l’economia durante il periodo di recessione. Vari indici economici cominciano a mostrare i risultati di queste azioni:

- Tasso di Disoccupazione Mensile: Dopo aver presentato una crescita nei primi mesi del 2009, a giugno è tornato all’indice di gennaio/08 = 8,1%.

- Indice di Fiducia del Consumatore – ICC: Una recente ricerca della Fecomércio – Federação Nacional do Comércio, ha mostrato come l’indice ICC sia tornato al livello precedente alla crisi

- Livello di Attività Industriale: La Fiesp – Federação da Indústria do Estado de São Paulo rende noto che il livello di attività dell’industria paulista continua a presentare piccole crescite dallo scorso marzo, così come l’utilizzo della capacità installata, che a giugno/09 è stato dell’ 80,0%, quasi come l’indice registrato a giugno/08 dell’83,47%.

Cambio: Il paese utilizza il sistema di cambio fluttuante ed il dollaro americano presenta una svalutazione più accentuata in Brasile, a causa del forte ingresso della moneta nel paese, attraverso gli investitori internazionali, attratti dagli alti tassi d’interessi offerti dal mercato. Secondo gli analisti finanziari il Real (moneta nazionale, grafata come R$) è molto valorizzato, il che favorisce l’importazione, ma da l’altra parte, sfavorisce molto l’esportazione, rendendo caro il prodotto nazionale. Esiste una forte pressione degli esportatori affinché la Banca Centrale fissi dei meccanismi che permettano al dollaro americano di avere una leggera risalita, riportando così la moneta alla sua competitività.

Inflazione: Gli ultimi governi hanno ottenuto grandi risultati riguardo al controllo dell’inflazione, che nel passato aveva rappresentata un grande problema per l’economia nazionale. Nel 2009, l’IPCA (*) – Indice dei Prezzi al Consumo Armonizzato, calcolato dall’IBGE – Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica, ha chiuso l’anno con una percentuale del 4,3%. Per il 2010/11, il Governo, tramite la Banca Centrale, ha fissato come inflazione l’obiettivo del 4,5% e del 4,0% rispettivamente (con un margine di errore di circa il 2%).

(*) Indice ufficiale utilizzato dal Governo per l’inflazione – obiettivo, riflette l’aumento dei prezzi al consumo e viene misurato presso le 11 principali capitali del paese.

Inflazione in Brasile (da gennaio a dicembre) - IPCA %

Fonte: IBGE – Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica - www.ibge.gov.br

(*) Previsione Banca Centrale

Inflazione in Brasile (da agosto/2008 a febbraio/2010 )

IPCA %

Fonte: IBGE – Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica - www.ibge.gov.br

(*) Previsione Banca Centrale

PIL – Prodotto Interno Lordo: Dopo 3 anni di crescita al di sotto del 2%, a partire dal 2004 il PIL brasiliano ha intrapreso un ciclo di crescita sostenuto, a causa del risultato delle esportazioni e dell’aumento del consumo interno.Avendo subito gli effetti della crisi economica internazionale, il PIL di quest’anno è cresciuto del 5,1% in contrapposizione alle previsioni antecedenti alla crisi, di oltre il 7%. Gli analisti finanziari credono che la crescita sarebbe potuta essere ancora maggiore se i tassi d’interesse non fossero così elevati. Per il 2009 la previsione ufficiale di crescita del PIL è vicina allo zero, il che rappresenterà una grande vittoria per l’economia nazionale rispetto ai risultati della maggior parte dei paesi del mondo. Per il 2010 il governo si prevede un consolidamento della ripresa con una crescita economica del Paese con un PIL del 5%.

PIL (Prodotto Interno Lordo)

Crescita ( % )

Fonte: IBGE – Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica - www.ibge.gov.br

(*) Previsione: IPEA – Istituto di Ricerche Economiche Applicate e Banca Centrale

Il grafico sotto riportato rappresenta il PIL diviso tra Industira, Servizi e Agricoltura, dal quale si rileva che il settore dei servizi, rappresenta già circa il 66% del PIL., dimostrando che il paese presenta una composizione tipica dei paesi sviluppati, nonostante non lo sia ancora.

Composizione del PIL nell’Economia Nazionale 2008 (stimata)

Fonte: IBGE - Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica - www.ibge.gov.br

Produzione Industriale: fino alla metà del 2008, sostenuta principalmente dalle esportazioni, presentava indici costanti di crescita. Con la crisi globale grazie alle vaste dimensioni del mercato interno e all’aiuti del Governo, l’ economia presenta segnali consolidati di crescita. L’anno 2009 si è concluso con un calo 7,4%, ma negli ultimi 3 mesi dell’anno la produzione industriale brasiliana ha registrato una crescita del 5,8%, rispetto allo stesso periodo del 2008, chiudendo 4 trimestri di ribasso.

Una recente ricerca del CNI (Confederação Nacional da Indústria) ha mostrato che l’Indice di Fiducia dell’Imprenditore Industriale ha raggiunto 58,2 punti nel giugno/09, durante il suo 4º mese di crescita. In questo indice, un punteggio al di sopra del 50 indica ottimismo da parte dell’investitore.

Investimento

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